Sorgente: Dalla vallata di Quiliano: la cultura del castagno e degli essiccatoi
Mese: Febbraio 2021
Il Tar del Lazio ha accolto le ragioni della Confederazione riguardo l’annullamento della distinzione negli elenchi dei restauratori, pubblicati a dicembre 2018 sul sito del Mibact, tra i diplomati della Scuola di Alta Formazione e chi ha acquisito il titolo a valle della procedura dell’art. 182 D.lgs. n. 42/2004.
Nonostante alcuni aspetti non siano ancora stati risolti, vedi il ritardo di sei anni per l’istituzione degli esami qualificanti per collaboratori restauratori, ci stiamo avviando ad un riconoscimento giuridico della categoria, superando anche le distinzioni che il Ministero vorrebbe continuare a mantenere.
Gli esperti del Templo Mayor Project (PTM) dell’Istituto nazionale di antropologia e storia del Messico (INAH) hanno scoperto un bassorilievo che raffigura l’immagine di un’aquila un’aquila reale, con le piume a forma di coltelli, simbolo dei riti sacrificali dell’impero degli Atzechi. Il ritrovamento è un eccezionale esempio di scultura messicana che dimostra che il Templo Mayor, la Grande Piramide, il tempio principale di Tenochtitlán, “ha ancora grandi segreti da rivelare”, come afferma il segretario alla Cultura messicano, Alejandra Frausto Guerrero.
L’emendamento, se approvato, introdurrebbe nell’art. 25 del D.Lgs. 50/2016 (verifica preventiva dell’interesse archeologico) un comma 1 bis che ne stravolgerebbe totalmente il senso. Il comma prevede infatti che, fino a tutto il 2025, tale verifica preventiva sia resa necessaria solo per le aree soggette a tutela negli strumenti urbanistici. In ogni altro comparto diverrebbe sufficiente l’autocertificazione da parte di un progettista abilitato. L’articolo citato nell’emendamento, il 25 del D.L. 50 del 2016, deriva dall’articolo 28 del D.L. 42 del 2004 che al comma 4 stabilisce che “In caso di realizzazione di lavori pubblici ricadenti in aree di interesse archeologico, anche quando per esse non siano intervenute la verifica di cui all’articolo 12, comma 2, o la dichiarazione di cui all’articolo 13, il soprintendente può richiedere l’esecuzione di saggi archeologici preventivi sulle aree medesime a spese del committente”.